Sabaudia-Illuminazione, approvato il Project: costerà al Comune quasi 14 milioni

Tredici milioni quattrocentoventimila euro. E’ quanto il Comune di Sabaudia dovrà sborsare nei prossimi venti anni per la gestione privata della pubblica illuminazione. Si tratta di 671mila euro annuali che verranno riconosciuti al privato che si aggiudicherà l’appalto.

E’ questa la decisione che ieri sera è stata assunta dal Consiglio comunale, in seduta straordinaria, approvando il progetto di finanza.

L’Amministrazione Gervasi , dunque, ha deciso di impegnare il Comune per venti lunghi anni, vincolandolo così con la gestione privata della pubblica illuminazione.

Contrari

Contrari i consiglieri d’opposizione: Giovanni Secci, Massimo Celebrin, e Vincenzo Avvisati.

Contrarietà tecnica

Secci, Celebrin ed Avvisati hanno voluto puntualizzare, nel corso dell’Assise cittadina le loro contrarietà, sia da un punto di vista tecnico che politico. Stando al ragionamento dei tre consiglieri di opposizione, tecnicamente sarebbero scaduti i termini perentori previsti dall’articolo 183 comma 15 del codice degli appalti pubblici. Cosa significa? Sostanzialmente l’Amministrazione comunale aveva 3 mesi per valutare la fattibilità della proposta. Proposta presentata a settembre 2019, valutata e conclusa ieri sera, dopo l’approvazione in Consiglio. Un anno e quattro mesi dopo. Insomma, ben oltre i tre mesi, come previsto dall’attuale legge sugli appalti pubblici. Perentorietà introdotta, appunto, dal decreto legislativo numero 50 del 2016 che rende la norma talmente chiara da non lasciare spazio ad altre possibili interpretazioni.

A richiamare l’attenzione dell’Assise sui termini perentori è stato il consigliere di Forza Italia, Giovanni Secci. Il capogruppo del partito azzurro ha messo in difficoltà la maggioranza, costretta a chiedere una sospensione di 15 minuti per accertare quanto sostento dal consigliere di opposizione. Dopo ben 45 minuti di monitor oscurati (il collegamento era da remoto) il Consiglio ha ripreso la seduta, ma nessuno della maggioranza si è assunto la responsabilità di dichiarare la procedura legittima. Fatta eccezione per il segretario comunale, la quale ha fornito risposta non esaustiva per i consiglieri di minoranza.

Motivazione politica

Sotto l’aspetto politico i tre consiglieri contestano la durata dei venti anni. Troppi per vincolare le prossime quattro consiliature se si considera che nel progetto non sono stati definiti tutti i lavori straordinari che potrebbero aumentare le spese annue fissate nel project. Ad esempio della dorsale elettrica si prevede la sostituzione di 4mila metri di cavo a fronte di 192mila metri esistenti. Così come non è previsto nulla sui collegamenti tra dorsale e palo di illuminazione. Cosa comporterebbe? Conferendo le responsabilità alla ditta appaltatrice, il Comune potrebbe essere costretto a pagare tutti i lavori non previsti, ad insindacabile giudizio del privato. Un rischio troppo grosso, secondo i tre consiglieri di minoranza, che potrebbe far sborsare al Comune e quindi ai cittadini, importi da capogiro. Secondo il loro punto di vista, dunque, si sarebbe dovuto ragionare e confrontarsi su almeno due progetti (uno di durata inferiore ai 20 anni) per capire quale sarebbe potuto essere veramente quello più conveniente per la Città. Quello, insomma, che avrebbe portato un valore aggiunto a Sabaudia, sia dal punto di vista pratico che economico.

Ora cosa succederà?

Dopo l’approvazione di ieri in Consiglio, l’Amministrazione procederà con il bando. I consiglieri d’opposizione presenteranno un’informativa che invieranno alla Corte dei Conti, all’Anac e al prefetto di Latina.

“Stiamo già approntando un’informativa, che invieremo a breve alla Corte dei Conti, all’Anac e al prefetto di Latina, in merito ai termini di approvazione del project perché riteniamo – hanno spiegato telefonicamente Secci, Celebrin e Avvisati – che gli stessi non siano stati rispettati. La nostra decisione è a tutela dei cittadini di Sabaudia per evitare possibili future impugnative e risarcimenti conseguenti, che il Comune potrebbe essere chiamato a corrispondere”.

Author: Tiziana Cardarelli

Una passione per il giornalismo diventata una professione. Una professione che sento nell'anima. Rendermi utile mi aiuta a vivere meglio. Cosa mi riempie il cuore di gioia? Il volontariato e vedere sorridere gli occhi dei bambini. Aiutare il prossimo dà un senso di leggerezza e di benessere interiore. Adoro gli animali perché riescono ad amare in modo incondizionato. Nonostante l'esperienza che credo sia la somma delle fregature, mi abbia insegnato che la riconoscenza sia solo il sentimento della vigilia, continuo ad essere sempre disponibile con il prossimo. La mia malattia cronica? Essere una nostalgica romantica.

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