Bergamo come Wuhan. Record di morti, peggio della Cina. Trenta camion dell’esercito pieni di bare. Una lugubre sfilata al centro della città lombarda per trasferire le salme in altri cimiteri, perché quello locale non riesce più a contenerle. Si attendono le cremazioni. L’ansia cresce. La paura aumenta insieme al dolore nei cuore dei familiari che hanno perso i loro cari per colpa di un ‘banale’ ma maledetto virus. Un’emergenza mondiale quella del Coronavirus. Un’emergenza che ormai non conosce più confini. E’ questa la triste realtà che da settimane tutto il mondo sta vivendo. Una pandemia che per ora non lascia presagire nulla di buono. Si continuano a contare i morti. Il Governo Conte ha intenzione di dare un’ulteriore stretta per evitare altri contagi. Per evitare che il Covid19 possa mietere ancora tante, tantissime altre vittime.
#restateacasa
Restate a casa. Limitate al massimo le uscite. Non si può rischiare ancora di perdere altre persone per un virus che sta diventando contagioso quasi come la peste.
I giorni sono sempre uguali. Tutti uguali. Il sole sorge e tramonta. Noi, quelli più responsabili, lo vediamo sempre dalla stessa posizione. Dalla stessa finestra di casa, nella speranza di limitare i contagi e riappropriarci al più presto delle nostre vite.
La guerra contro un nemico invisibile
Una guerra. Una guerra maledetta, assurda, impensabile fino a qualche mese fa contro un ‘mostro’ piccolo, submicroscopico, ma forte. Così potente da riuscire a colpire sempre, ovunque. Un nemico invisibile che non ha pietà, pronto ad uccidere in ogni momento. Una bastarda particella infettiva che sta mettendo in ginocchio il mondo intero.
Affidiamoci allo Stato
Senza speranza non c’è vita. Tutto muore senza speranza. In questo momento così delicato della vita di tutti, in questo momento in cui la vita di ognuno è condizionata, è stata messa in stand by, dobbiamo affidarci allo Stato. Dobbiamo poter credere tutti insieme di farcela. Di uscire al più presto da questo incubo. Siamo nella mani dei nostri angeli in divisa: medici, infermieri, protezione civile, forze dell’ordine, autotrasportatori e tutti coloro che in queste ore stanno mettendo a rischio la loro vita per garantire la nostra salute, per vincere tutti insieme questa guerra.
#andratuttobene
Andrà tutto bene. Sì, andrà tutto bene se tutti rispetteremo le regole. Se limiteremo le uscite. Se eviteremo di essere incoscienti. Solo così andrà tutto bene. Solo così potremo tornare a sorridere, ad abbracciarci, ad amarci. A stringerci come facevamo fino a qualche giorno fa, magari senza dare troppo peso ai nostri gesti e senza renderci conto che quei baci, quelle strette di mano da lì a poco avrebbero condizionato per sempre la nostra esistenza. Cerchiamo di essere tutti più responsabili. Solo così ne usciremo e saremo tutti più forti. Dipende da noi, da ognuno di noi. Stiamo a casa! Solo così possiamo tornare a guardare il sole da ogni angolazione. Solo così potremo tornare ad abbracciare un caro amico, un grande amore o a stringere la mano in segno si stima e affetto. Solo cosi, solo stando a casa ora, solo sopravvivendo oggi possiamo tornare il prima possibile a vivere. In attesa che questo virus possa diventare il ricordo di un incubo. Ce la faremo. Saremo noi tutti i vincitori di questa dannata guerra. Non uccidiamo anche la speranza. Crediamoci stando a casa. #iorestoacasa
Editoriale completo e soprattutto toccante per le corde di tutte le nostre anime. Brava direttore!