Lodevole impegno civico da parte dei residenti di via Portosello a Sabaudia, una comunità che ha dimostrato grande dedizione nel rendere più decorosa l’area in cui vivono. Un plauso particolare a Valentino Tiberi, titolare dell’omonima Azienda Verde, che ha contribuito in modo significativo a questa iniziativa.
Per migliorare l’aspetto della zona
Recentemente, Valentino Tiberi ha installato un cartello di segnaletica all’ingresso di via Portosello, allo scopo di evidenziare l’accesso all’area e promuovere un senso di appartenenza tra i residenti. Questo gesto semplice, ma significativo, ha contribuito a migliorare l’aspetto estetico della zona e a rendere più visibile la sua esistenza.
Un gesto semplice ma carico di significato
L’iniziativa di Valentino Tiberi è un esempio di come si possa fare la differenza con un gesto relativamente semplice ma carico di significato. Il cartello di segnaletica è diventato un simbolo di orgoglio e appartenenza per chi vive in quell’area che presto potrebbe diventare un consorzio. I residenti possono ora vantarsi di un ingresso ben visibile e decoroso. Un gesto semplice che coinvolge un’intera comunità. La stessa che sta lavorando per rendere migliore il proprio ‘quartiere’.
Iniziativa che sottolinea l’importanza della collaborazione tra i residenti e le autorità locali
Un plauso va dunque a tutti i residenti della ‘lottizzazione’ Portosello a Sabaudia, in particolare a Valentino Tiberi dell’Azienda Verde, per il loro impegno civico e il desiderio di rendere l’area in cui vivono più decorosa e accogliente. Un’iniziativa che sottolinea anche l’importanza della collaborazione tra i residenti e le autorità locali. Nonostante l’area di via Portosello non sia ancora convenzionata, i residenti hanno dimostrato di essere disposti a lavorare a fianco delle Istituzioni per migliorare la qualità della vita nella loro zona.
Il cambiamento inizia con noi. Sempre. Con un po’ di impegno, determinazione e collaborazione, possiamo costruire comunità più vivibili, accoglienti e decorose per tutti.
