Lungomare, banco di prova per la città

I fine settimana da primavera inoltrata hanno portato sul lungomare di Sabaudia decine di visitatori oltre ai cittadini. Hanno approfittato tutti delle belle giornate di sole per una passeggiata. Alle spalle ci sono ricordi fin troppo recenti ed amari. Ricordi di mareggiate anomale che hanno spazzato via alcune attività per non contare poi i danni ingenti provocati dal fenomeno erosivo. Insomma non è semplice fare fronte alle tante emergenze ma altre che sembrerebbero di più facile risoluzione restano comunque nel limbo delle decisioni non prese. Perché?
Non è di certo una novità e la notizia probabilmente sta proprio nel fatto che sulla questione accessi e passerelle si muove ben poco e tutto resta pressoché uguale. Anzi. La situazione peggiora considerando che in alcuni punti accedere in spiaggia è impossibile. Ne derivano fenomeni come il calpestio della duna e nei mesi scorsi non sono mancati anche incidenti di varia natura.

Non più manutenzione ma ormai rifacimento

Nel mese di febbraio l’Amministrazione comunale ha dato un
ulteriore input agli interventi per la sistemazione della passeggiata sul lungomare anche se parlare di manutenzione appare superfluo considerando che con ogni probabilità si dovrà pensare ad un intervento di rifacimento almeno in alcuni punti. La somma complessiva per gli interventi supera i 170mila euro e nelle scorse settimane come già accennato, considerando la necessità di intervenire quanto prima, è stato assegnato l’incarico professionale per il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori. L’auspicio è che quindi si provveda subito ad avviare l’opera. Il problema maggiore è quello relativo la sicurezza. Tavole sconnesse e vere e proprie voragini come quella in prossimità del canale Caterattino ogni giorno costituiscono un rischio per chi passeggia o corre, oltre che un “brutto vedere”.

La sicurezza il problema più serio

Rimanendo sul tema sicurezza, il problema sembra tuttavia essere molto più esteso. Buona parte delle passerelle per scendere in spiaggia, infatti, sono messe davvero male. Diverse segnalazioni sono arrivate ad esempio dall’accesso più vicino a Torre Paola, passerella 4. Dall’altro lato del lungomare la situazione non è delle migliori anche in zone molto frequentate come quella poco dopo l’incrocio con via Sant’Andrea, in prossimità della passerella 27.

Le lamentele dei turisti

La scorsa estate il problema degli accessi ha tenuto banco perché molti turisti hanno riscontrato disagi a fronte di interventi invece molto “puntuali” come quelli relativi le multe. Ma il codice della strada va comunque rispettato, i piani sono sicuramente diversi ma una cosa non è prescindibile e cioè la priorità che va data alla sicurezza. Camminare su tavole mobili non è sicuro. C’è dell’altro. Basti pensare al pessimo stato in cui versano alcuni punti della carreggiata bordo duna, dei veri e propri canyon dovuti al fenomeno erosivo. Tutta colpa dell’acqua piovana. Nelle peggiori giornate di maltempo non sono mancati cedimenti.
Interessarsi del lungomare di Sabaudia non è semplice perché al piano naturalistico ed a quello urbanistico sono da anni legate annose vicende giudiziarie come quella dei Tumuleti.

Il sogno di un lungomare fruibile a tutti

Ultimamente un altro fronte si è aperto, una battaglia completamente diversa che parte da un sogno. Un sogno di un lungomare fruibile a tutti. In primo grado, a seguito del ricorso presentato dall’associazione Beatrice, rappresentata da Fabrizio Ghiro e dall’associazione Luca Coscioni, il Tribunale di Latina aveva disposto con un’ordinanza che il Comune di Sabaudia adeguasse un lungomare del tutto inaccessibile o quasi alle persone con disabilità.
Successivamente, la Corte di Appello ha rigettato la richiesta di sospensione dell’efficacia esecutiva dell’ordinanza avanzata dal Comune di Sabaudia, confermando invece la linea delle associazioni ricorrenti. Prima dell’Appello, con una ordinanza il sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi aveva disposto l’adeguamento delle passerelle di gestione o proprietà privata alla dotazione di servizi necessari a garantire l’accesso alla spiaggia e la fruibilità della balneazione alle persone con disabilità. Nell’atto del sindaco si faceva riferimento all’ordinanza del Tribunale Civile con cui per l’appunto alcuni adeguamenti sono stati di fatto imposti al Comune.

Lungomare, diritto dei cittadini viverlo

Il lungomare resta un banco di prova per la città. Lo è perché chi abita a Sabaudia ha diritto di vivere quei luoghi. Lo è per il tanto sbandierato incremento del turismo e per arrivare davvero a soluzioni di qualità che giustifichino la bandiera blu. Infine anche per tutte quelle iniziative dal punto di vista della tutela ambientale che ad oggi sembrano essere fin troppo spesso una priorità solo per gruppi di volontari. Gruppi che la spiaggia la vivono tanto anche d’inverno ripulendola da grossi quantitativi di plastica.

Author: Redazione

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