Sabaudia si accende. Tre giorni di pura festa, tre notti in cui l’estate si rifiuta di cedere il passo all’autunno. In un’epoca in cui le stagioni sembrano sparire e tutto è liquido, volatile, questa cittadina balneare offre un’ancora, un punto fermo. Il mare ancora caldo, la brezza che sussurra le ultime note di un’estate straordinaria, e le piazze che pulsano di vita, suoni, colori. Perché a Sabaudia l’estate non finisce mai: va in scena l’ultima danza del sole.
Questa sera, quando le ombre si allungheranno e il sole si tufferà nel Tirreno, il cuore pulsante della città – la piazza del Comune – si trasformerà in un’arena di emozioni. Alle 21, si apriranno le danze con il “Festivalbar’s Tribute”, un viaggio sonoro che ripercorrerà i successi degli ultimi trent’anni del celebre Festivalbar. Un omaggio nostalgico, ma anche un invito a non dimenticare, a rivivere le glorie di quei tempi in cui la musica italiana regnava sulle televisioni, nelle case, nelle automobili in corsa verso il mare.
Ma non è che l’inizio. Domani sera, la piazza si accenderà di nuovo, sempre alle 21, con i ritmi trascinanti de “I Fighissimi”. Ci saranno brani dance anni ’70 e ’80 che promettono di farci scatenare sotto le stelle, in una notte che sembra voler allontanare l’autunno a colpi di beat. Un’occasione per chi ha vissuto quegli anni di ritrovarsi e riconoscersi, e per chi non c’era di sognare un’epoca che brucia ancora nelle vene di chi ha imparato a ballare la vita.
E poi il 31, il gran finale. Sabato, alle 21, il sipario si aprirà su una serata che non lascerà nessuno indifferente. Il tributo a Renato Zero, icona inimitabile del panorama musicale italiano, chiamerà a raccolta tutti i ‘sorcini’. Sarà una celebrazione, una messa laica in cui ognuno canterà a squarciagola, sentendo il brivido di far parte di qualcosa di più grande, di una comunità. E ancora, una performance rock d’eccezione: un’arpa che urla il suo rock in un linguaggio che non abbiamo mai sentito, che ci sfiderà a riscoprire cosa davvero può essere la musica.
E non è finita. Non sarebbe una festa completa senza un tocco di magia: Raffaello Corti porterà la sua comicità incantata, una fuga nella dimensione dell’incredibile dove tutto può accadere. E prima del gran finale, prima che il cielo si riempia di luci e suoni con l’immancabile spettacolo piromusicale, salirà sul palco il mitico Gabriele Cirilli. La sua comicità, graffiante e autentica, offrirà l’ultimo sorriso prima del botto che annuncerà la fine. Ma non la fine dell’estate – no, quella non finisce mai a Sabaudia – ma un addio a questa stagione straordinaria che ha riportato il suo nome alla ribalta della cronaca nazionale per la straordinarietà degli eventi.
“Abbiamo voluto organizzare questi tre giorni per salutare l’estate, i turisti e tutti i cittadini di Sabaudia. L’abbiamo fatto curando ogni dettaglio e per accontentare tutti i gusti musicali. E come potrebbe essere altrimenti? Dopo un’estate che ha visto il ritorno dell’arena del mare, il concerto de Le Vibrazioni, la rassegna mediterranea con la partecipazione di ben tre ministri, l’ultima parola non poteva che essere detta col botto. Anzi, con una festa che suona come un grido di battaglia: l’estate non è finita. Non ancora. E a Sabaudia, forse, non finirà mai”.
Queste le parole del sindaco Alberto Mosca e del vice sindaco e assessore al turismo, Giovanni Secci.