Disturbo del linguaggio, un problema da non sottovalutare. Ecco i motivi. Spesso ci capita di sentire frasi come: “Mio figlio non parla bene che cosa può avere?”. Non sempre la risposta questa domanda è semplice. Un problema di linguaggio può avere diverse cause più o meno gravi. Un ritardo mentale, una sindrome, un problema anatomico, una sordità…Oppure può semplicemente avere una difficoltà nel parlare (parla poco, scambia le lettere, usa poche parole…). E in questo caso parliamo di disturbo specifico del linguaggio.

Disturbo specifico del linguaggio, di cosa si tratta?
I DSL possono essere diagnosticati solo in assenza di alterazioni neurologiche, di compromissioni del sistema sensoriale e di ritardo mentale. L’età di tre anni rappresenta una sorta di spartiacque tra i bambini cosiddetti “parlatori tardivi” o “late talkers “ e i bambini con un possibile DSL (disturbo di linguaggio). I parlatori tardivi sono quei bambini che parlano poco (meno di 50 parole a 24 mesi) oppure che non hanno combinazione di due o più parole (abbozzo di frase).

Queste difficoltà possono essere pian piano superate e il linguaggio normalizzarsi o possono permanere e rivelarsi un disturbo specifico del linguaggio. In questo caso è bene sottoporlo a uno specifico esame del linguaggio per poter stilare la diagnosi e poter intraprendere un percorso logopedico il più presto possibile. Se si sottovaluta il problema si potrà riproporre nella vita del bambino in maniera amplificata.

