Un muro di sabbia tra il lago e il mare. In questo si è trasformato da circa un mese il canale Caterattino dalla foce proseguendo internamente lato duna. Non che il fenomeno dell’insabbiamento sia una novità soprattutto d’inverno ma questa volta l’ostruzione sembra avere battuto ogni record sia per la quantità della sabbia che per la durata del fenomeno stesso.
Sopralluoghi degli Enti
Tuttavia non sono mancati i sopralluoghi in primis dell’Ente Parco, interventi che hanno permesso di pianificare insieme al Consorzio di Bonifica i lavori da effettuare che in parte sono già iniziati. Infatti proprio il Consorzio ha dragato la parte di canale che da via del Caterattino arriva all’idrovora. Ora si dovrà procedere con la parte interna che attraversa la duna fino a via lungomare e infine del tratto che arriva fino alle foce e cioè agli scogli. Questa mattina si è tenuto incontro tra i tecnici del Parco Nazionale del Circeo, il Consorzio di Bonifica, una rappresentanza del Comune di Sabaudia e della proprietà del lago nonché Carabinieri Forestali e Guardia Costiera. In base a quanto stabilito, i lavori di dragaggio che comporteranno anche l’affitto di alcuni mezzi, inizieranno la prossima settimana, l’importo complessivo dell’intervento è di circa 15mila euro.
Siglato un protocollo di intesa
Un intervento congiunto quindi tra Enti pubblici e la proprietà del lago possibile grazie ad un percorso avviato nel 2016 quando il Comune di Sabaudia era amministrato dal commissario, Antonio Quarto. Si tratta del protocollo di intesa siglato al termine di un incontro a cui avevano preso parte il Comune di Sabaudia, rappresentato dal commissario Antonio Quarto, il Parco nazionale del Circeo (presente il direttore Paolo Cassola), l’Arpa, la Comunione Eredi Scalfati e il Consorzio Mare Pontino. Obiettivo principale quello di “attivare azioni di riqualificazione ambientale condivise nelle modalità di decisione, come auspicato dalla normativa comunitaria e nazionale” .
La ripartizione dei costi
Questa la ripartizione de costi della riqualificazione ambientale: il 50% a carico della Comunione Eredi Scalfati, il 20% a carico del Parco nazionale del Circeo, il 20% a carico del Comune di Sabaudia e infine il 10% a carico degli stabilimenti balneari che in base al protocollo sono destinatari degli interventi di ripascimento con le sabbie dragate da Caterattino.
Inutile sottolineare quanto il canale sia fondamentale per l’ossigenazione del lago soprattutto nei mesi estivi nonostante alcuni fenomeni come la fuoriuscita di acqua marrone sul litorale per via della bassa marea abbiano sollevato non poche polemiche durante la stagione turistica. Un fenomeno che non comporta, almeno in base a quanto accertato dai campionamenti più volte effettuati dall’Arpa, l’inquinamento del mare ama “solo” chiazze marroni anche piuttosto diffuse. Interventi come la rimozione della sabbia invece diventano fondamentali proprio per non compromettere il sistema di scambio lago – mare su cui ora pare siano concertate maggiori attenzioni se non altro in vista dei Mondiali di Canottaggio 2020.


