Benessere interiore? Dimmi dove vivi e lo scoprirai

La ricerca del benessere applicato agli edifici ed all’ambiente in cui da sempre l’uomo ha vissuto ha origini antichissime.
Già le civiltà sumere e babilonesi costruivano i loro edifici ed i loro templi non trascurando aspetti legati al benessere di coloro che poi avrebbero dovuto viverli e frequentarli, ma sarà poi con la civiltà greca che tale attenzione inizierà a diventare un elemento essenziale, infatti a
partire dal V sec. A.C., sulla scorta delle nuove idee proposte da Ippocrate, si inizierà a curare attentamente la scelta dei luoghi dove costruire ed edificare, del cibo e dei contesti sociali.

Tendenza mantenuta nella civiltà romana

Tale tendenza verrà mantenuta e per certi aspetti accresciuta nella civiltà romana, basti pensare alle Terme, luogo architettonicamente articolato e spesso imponente, pensato per il benessere e la salute fisica di tutti i cittadini romani.
Fu poi nel Rinascimento che l’architettura definitivamente abbraccerà il concetto di benessere e le creazioni palladiane ne sono un esempio tangibile.

Gli edifici influenzano la nostra vita

Con l’evoluzione e lo sviluppo delle tecniche di costruzione e dei materiali, l’uomo ha posto sempre maggior attenzione all’aspetto tecnologico, trascurando quello legato alle interferenze naturali e non, alle forme ed alle energie legate fin dai tempi remoti all’arte del costruire e dell’edificare.
Da qualche tempo a questa parte però assistiamo ad un cambio di tendenza, molte figure professionali, architetti, ingegneri, medici, hanno iniziato a dare sempre maggiore importanza alla salubrità delle costruzioni, evidenziando anche un forte legame tra alcune patologie e le
criticità progettuali degli edifici e dei luoghi in cui realizzarli.

Ricerche scientifiche: l’organismo e le onde naturali

Studi scientifici hanno evidenziato che il nostro organismo per vivere si basa su sistemi di onde naturali, le quali entrano in contatto con altre onde artificiali generate dall’uomo con vari mezzi (strumenti elettronici, magnetici, chimici), i quali inquinano l’ambiente sia a livello generale che
l’ambiente in cui noi viviamo quotidianamente, le nostre case.
Tale forma di inquinamento elettromagnetico, interagisce ed interferisce con il nostro organismo, generando in alcuni casi, purtroppo sempre più frequenti, danni importanti ad esso.
Questo comporta che oggi la scelta adeguata dei siti dove realizzare nuove costruzioni, diventa un elemento fondamentale alla progettazione, finalizzata alla tutela della salute e del benessere psico-fisico delle persone, operando, se necessario, un risanamento dell’aree su cui sorgeranno
nuove abitazioni, uffici, luoghi di svago, ecc..
Seguendo alcune linee giuda relative alla scelta dei siti dove costruire che tengono conto del contesto in cui si edificherà, quindi delle alberature, di eventuali edifici preesistenti, di potenziali inquinamenti chimici e sonori, del corretto posizionamento delle nuove costruzioni in relazione
all’esposizione solare ed ovviamente dei materiali con cui realizzarle, si possono ridurre di molto eventuali rischi per la nostra salute, derivanti da scelte sbagliate relativamente a dove e come realizzare nuove costruzioni.

Benessere dei luoghi dove viviamo

La casa è da sempre per l’uomo un luogo sicuro, che riflette la propria personalità ed il proprio carattere, ultimamente studi di psicologia hanno portato a dire…dimmi dove abiti e ti dirò chi sei.
La nostra casa rappresenta il contenitore del nostro essere, del nostro sentire emotivo, del nostro vissuto e della nostra cultura.
Gli oggetti, gli arredi, ma soprattutto i ricordi che tutti noi abbiamo nelle nostre case parlano di noi e della nostra vita, di quello che siamo e che siamo stati, ecco perché creare attorno a noi un ambiente a nostra immagine e somiglianza ci viene naturale e spontaneo.

La nostra casa, la trasfigurazione materiale del nostro essere

La nostra casa non è altro che la trasfigurazione materiale del nostro essere e quindi la pensiamo, arrediamo e sistemiamo come più ci piace e ci fa stare bene, sereni e rilassati.
Ecco quindi che spesso l’architetto diventa una figura che deve confrontarsi con il committente, ascoltandolo non solo nelle sue intenzioni formali, ma anche in quelle spirituali, e cercando poi di trasferirle in un progetto che le esaudisca ma che rimanga per certi aspetti neutrale, permettendo così al committente di personalizzare nel tempo il proprio spazio abitativo, senza
imporre il proprio gusto e le proprie idee in fase progettuale.

Ottimizzazione degli spazi

L’obiettivo dell’architetto è quello di pensare un luogo in cui ottimizzare gli spazi, renderli funzionali, ma al tempo stesso lasciare a colui che li abiterà la possibilità di identificarli nel tempo con se stesso, come se diventassero un’appendice del proprio essere e della propria identità.

Il benessere domestico ed il Feng Shui

Il Feng Shui è una antica disciplina orientale che si basa sull’osservazione e conoscenza della natura e dei suoi principi.
Tale dottrina nasce in Cina circa 4.000 anni fa, il nome significa “Vento (feng) ed Acqua (shui)”, e non è casuale, in quanto secondo tale arte cinese il vento e l’acqua rappresentano il cielo e la terra, elementi che incidono fortemente sulla vita dell’uomo grazie alla loro energia spesso positiva e benefica, ma a volte anche negativa e distruttiva.
Inoltre in Cina il vento e l’acqua sono gli elementi naturali che da sempre condizionano e determinano la scelta dei luoghi in cui costruire.
Tale importanti principi sono stati poi introdotti anche nella progettazione degli edifici ed in particolare delle abitazioni, tanto che nel tempo il Feng Shui è diventato un vera e propria scelta progettuale, finalizzata ad ottimizzare le energie positive presenti in natura e creando così uno
spazio abitativo ottimale dal punto di vista del benessere psico-fisico.
Tra i punti basilari del feng shui c’è la forma degli edifici, essa deve essere il più regolare possibile, quadrata o rettangolare, quindi senza angoli appuntiti e forme irregolari.
Anche la disposizione degli ambienti domestici è fondamentale, le camere devono essere disposte seguendo l’orientamento dei punti cardinali, con l’ingresso a nord e gli spazi di relazione (cucina, soggiorno) a sud.
Se si decide di avere le pareti di casa colorate allora la scelta dei colori è funzione degli ambienti, ovvero colori caldi negli ambienti a sud (cucina, living, soggiorni), colori freddi in quelli a nord (camere da letto, ambienti di servizio) ed il verde nello studio, posizionato ad est, poiché, nella dottrina del feng shui il verde rappresenta la conoscenza.

Arredi non appuntiti e finestre ampie

Anche gli arredi svolgo un ruolo fondamentale, sono da evitare quelli con forme appuntite ed ingombranti, nelle camere da letto, per godere delle energie positive durante il riposo notturno, i letti vanno posizionati in modo da avere la testa a nord ed i piedi a sud.
Le finestre devono essere ampie, di forma regolare e mai posizionate di fronte alla porta, inoltre vanno eliminati tutti gli oggetti inutilizzati, in quanto questi ci trasmettono energia negativa.
Per concludere, Feng shui o meno, quello che conta è che ognuno di noi prenda consapevolezza che la ricerca del benessere personale passa anche dai luoghi in cui trascorriamo la nostra vita, nei luoghi di lavoro, ma soprattutto nelle nostre case e le scelte progettuali prima e il modo di viverle dopo, devono creare le condizioni essenziali per il raggiungimento del nostro personale benessere.

Author: Cristiano Rossi

Progettista architettonico, strutturale e consulente d'ufficio. cristiano_box@virgilio.it

1 thought on “Benessere interiore? Dimmi dove vivi e lo scoprirai

  1. Molto interessante. E soprattutto sono concetti che trovano un riscontro pratico nella quotidianità di ognuno di noi..coinvolgente!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *