“Come eravamo”: album di famiglia per Sabaudia

A cinque anni di distanza, stiamo lavorando al catalogo della mostra realizzata in occasione dell’ottantesimo anniversario della città di Sabaudia, celebrato il 15 aprile del 2014, che contiamo di pubblicare al più presto.
L’esposizione, realizzata sulle colonne del centro storico di Sabaudia, con il titolo “ Come eravamo, una storia lunga ottant’anni. Sabaudia 1934- 2014”, voleva essere un modo diverso ed innovativo di raccontare la città ed i suoi abitanti, non all’interno di strutture culturali e/o istituzionali, ma a diretto contatto con i cittadini e i turisti, che nei periodi caldi e temperati numerosi affollano i corsi.
Una occasione di “lettura del centro storico” immediato e diretto, fatto di emozione e condivisione, un invito a soffermarsi, parlare, discutere lungo e sotto quei porticati, nei quali si sono formate e confrontate generazioni di Sabaudiani.
Con questo lavoro, infatti, abbiamo voluto mettere in evidenza non tanto le istituzioni ed i grandi e piccoli eventi di cui la città è stata protagonista, ma le persone, le famiglie, le attività che hanno segnato lo sviluppo di questo paese.

Regalo di compleanno per la città

Un progetto ideato quando ancora eravamo responsabili del settore cultura, turismo e spettacolo del Comune di Sabaudia per le celebrazioni dell’ ottantesimo e che poi, a seguito di problematiche economiche, organizzative ed istituzionali a diversi livelli, si è trasformato in un percorso realizzato a titolo quasi interamente personale, un regalo alla nostra città per il suo compleanno.
Con il passare del tempo alcuni pannelli della mostra sono stati tolti, altri si sono leggermente rovinati, per molto tempo abbiamo sostenuto la spesa del loro mantenimento e sostituzione, a titolo del tutto privato e personale, soffrendo non poco, quando erano fatti oggetto di atti vandalici, ma felici nel constatare che non hanno mai perduto l’effetto iniziale, quello di emozionare i e per il quale ci si augura che le istituzioni si rendano garanti anche per il futuro. Non c’è giorno, infatti, che uscendo non si vedano persone ferme ad osservare e parlare davanti a quelle immagini, ricordare con orgoglio fatti e avvenimenti in cui sono stati direttamente protagonisti o lo siano stati amici e parenti, chiedere copia di questa o di quella fotografia, rammaricarsi per non aver a suo tempo fornito qualche scatto per essere presenti in quella storia.

Storia come amarcord collettivo

Il percorso espositivo è stato pensato, infatti, come un “amarcord” collettivo, in cui la maggior parte degli abitanti possano riconoscersi, riabbracciarsi senza limiti temporali, sentendosi finalmente comunità, una sorta di omaggio che si è voluto offrire alla città e realizzato grazie all’affetto e alla collaborazione di tanti, in una ricorrenza importante , un gesto dettato unicamente dall’amore nei confronti di questo luogo e
della sua, della nostra gente.

Chi ha collaborato con noi?

Il lavoro, realizzato nel 2014 con l’aiuto di mio figlio Gianluca Puggioni, che continua a supportarmi anche per la redazione del catalogo e in piccola parte anche di Livia Caterino (esclusivamente per la scansione di alcune immagini) e Davide Pezzella, che ha ideato la parte grafica della mostra (sostenuta inizialmente dal Comune di Sabaudia), è stato reso possibile grazie all’affetto di tanti amici e concittadini, che hanno messo a disposizione, con fiducia, i loro album di famiglia, le loro immagini più care.

Il ricordo come sentimento comune

Si è così entrati in punta di piedi nelle vite di tanti, con una profonda emozione, scoprendo come i nostri ricordi fossero anche i loro e quante trasformazioni , nonostante la sua giovane età, la nostra Sabaudia
avesse subito.

La trasformazione della città

Da città agricola, nata come centro di servizio per la campagna circostante, è divenuta in breve tempo meta turistica di grido dei più grandi nomi in campo internazionale nell’arte, nel cinema, nella moda, nella letteratura, set di innumerevoli film, luogo dell’anima e d’ispirazione di molti artisti. Il suo centro ed il litorale si sono arricchiti di attività produttive, il suo lago, luogo di allenamento di innumerevoli sport legati al remo, ha portato nel medagliere nazionale ed internazionale moltissimi “ori” e “argenti”, grazie ai grandissimi campioni che lo hanno giornalmente solcato con sudore , determinazione ed orgoglio, le scuole, grazie all’opera meritoria di tanti maestri e maestre, hanno visto avvicendarsi intere generazioni di
studenti, non sono poi mancati impegni importanti nella pallavolo, nel calcio, nel basket, nel ciclismo, nell’atletica e nelle arti marziali.
Abbiamo ripercorso i natali della città, le visite di autorevoli personaggi della politica nazionale, la realizzazione delle grandi opere, i momenti di intrattenimento musicale, teatrale, di danza, l’associazionismo, i gruppi di volontariato sociale, gli scambi culturali, il fenomeno dell’industrializzazione, il rapporto con le forze armate, il passaggio del fronte, i martiri della guerra, i primi passi della proloco, le strutture sanitarie, abbiamo cercato, insomma di raccontare attraverso gli archivi familiari e gli album, talvolta scoloriti e dimenticati nei cassetti, la nostra piccola storia, intrecciata indissolubilmente con quella più grande e importante.
In questo catalogo abbiamo voluto inoltre aggiungere qualche pannello in più, che nella prima redazione non compare, affinché questo rappresenti un “ vero album di famiglia” per tutti noi.

Il racconto di un luogo incantato

Abbiamo insomma cercato di raccontare un piccolo luogo incantato, in cui l’azzurro del mare si confonde con quello del cielo declinando, tonalità su tonalità, il blu dei laghi che, con un fresco abbraccio, dal verde mutevole del bosco , lascia intravedere il bianco delle torri, delle piazze, dei porticati sotto i quali, come ci ha ricordato Renzo Lo Noce: “si sono tracciati errori e intuizioni; è stato stampato il passaggio dei suoi geni e dei suoi scemi, dei suoi purosangue e dei suoi brocchi”, un contributo speriamo utile a comprendere il percorso compiuto fino ad oggi, per non dimenticare, per aiutare le nuove generazioni ad essere e fare meglio e più di noi.

Scopo della pubblicazione

Una pubblicazione auto finanziata , donata con il cuore in favore della ricerca per il tumore al seno, destinata alla LILT “ Donna più”, della sezione di Latina di cui faccio parte da poco più di un anno, un gruppo di giovani guerriere, capitanate da Anna Maria De Cave, che, con coraggio e determinazione, solcano mari e laghi con il dragone, un’ imbarcazione con testa e coda di drago, il cui andare è scandito dal rullo di un tamburo, per portare il loro messaggio di fiducia e prevenzione a favore di un nemico invisibile che, nonostante i progressi tangibili e confortanti raggiunti dalla medicina, ogni anno vede impegnati migliaia di medici e pazienti, ahimè sempre più giovani. Cultura e solidarietà è il messaggio che si vuol veicolare per questi 85 anni della città di Sabaudia, un tempo immensamente piccolo, eppure già denso di storie, ricordi e condivisioni.

Author: Daniela Carfagna

Nella vita ho fatto veramente tante cose, perché sin da bambina mi hanno insegnato che non è tanto importante il lavoro che si fa, ma come lo si fa. Così il venerdì mi sono laureata in lettere con 110 , a 23 anni, e il lunedì ero sui campi della ditta Terra Flora a raccogliere rape, colorabi e ravanelli, un lavoro durissimo che iniziava alle 5 del mattino e finiva alle 11 di sera. Poi il contatto e il piacere con i ragazzi a scuola, come insegnante di ginnastica e di lettere, infine l’ingresso nel mondo della cultura con il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e con il Comune di Sabaudia. Più di quarant’anni dedicati ai servizi culturali del territorio pontino prima e alla città dalle bianche torri, poi. In realtà un “non lavoro” , una passione ed un amore indiscusso che mi ha regalato molto, moltissimo, in pratica il mio “ quarto figlio” a cui credo di aver dedicato la vita. Oggi ho la fortuna di fare ciò che ho sempre amato, ma che prima non mi era consentito per gli impegni, i figli da crescere ed una famiglia da mandare avanti da sola: scrivere, leggere, viaggiare, ballare, pagaiare sul lago di Paola, con il gruppo Donna Più della Lilt, sezione di Latina, camminare, far fotografie. Adoro l’arte, il cinema e la buona compagnia. Il mio motto “la bellezza e la poesia salveranno il mondo”

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