Sabaudia: scuole ancora chiuse, l’ira dei genitori

A Sabaudia ancora non se ne parla di tornare a scuola. Gli alunni della città delle dune potranno starsene comodi a casa per almeno tutta questa settimana. A deciderlo è stato il sindaco Giada Gervasi con una nuova ordinanza di chiusura dei plessi scolastici per i giorni 19 e 20 settembre 2019. Una decisione scaturita dopo i forti odori negli istituti scolastici della città, provocati dalla disinfezione. Sanificazione dei plessi messa in atto da una ditta locale che sembra abbia utilizzato prodotti la cui tossicità sarebbe al vaglio dell’Arpa Lazio.

Cattiva informazione

Dinanzi ad un episodio di tale gravità viene da chiedersi come mai l’Amministrazione comunale di Sabaudia non abbia pensato di informare adeguatamente la cittadinanza sulla delicata questione. E delicata è dire poco, visto che decine di bambini sono stati costretti, per diverse ore, ad inalare vapori di cui non si conosce affatto la natura e la presunta tossicità. E’ possibile che a distanza di giorni ancora nessuno dell’Amministrazione Gervasi sia ancora riuscito ad avere risposte dall’Arpa Lazio e dalla Asl? E’ assurdo e inconcepibile che i genitori dei bambini che erano seduti sui banchi di scuola il giorno in cui l’aria era irrespirabile non debbano sapere cosa abbiano inalato i loro figli. E se fosse stato necessario fare seguire loro una specifica profilassi per abbassare la eventuale tossicità nell’organismo, dopo l’inalazione? Niente, non si sa nulla e nessuno può chiedere consiglio agli specialisti perché non si sa di quale sostanza si tratti. Stiamo parlando della salute pubblica e per giunta di bambini, non di pizza e fichi.

L’ira dei genitori

“Vogliamo sapere cosa hanno respirato i nostri figli il giorno in cui sono stati a scuola. Vogliamo sapere perché gli istituti ritardano a riaprire dopo quell’episodio assurdo di forti odori che hanno reso l’aria irrespirabile. Cosa c’è sotto? Che prodotti sono stati utilizzati per pulire i plessi? Perché alcuni bambini hanno avuto problemi respiratori con bruciore agli occhi e poi sono stati presi provvedimenti dall’Amministrazione comunale, con le ordinanze di chiusura delle scuole? Abbiamo il diritto sacrosanto di sapere, per il bene dei nostri bambini. Non è possibile che nessuno sappia darci risposte certe e concrete. E’ assurdo”. Sono questi i commenti di alcune mamme esasperate e preoccupate (i cui nomi sono tutelati dalla privacy per evitare che possano essere identificati i loro figli minori, ndr) per avere lasciato a scuola i loro bambini a respirare non si sa quale possibile veleno.

La speranza è che si risolva tutto il prima possibile e soprattutto senza alcuna conseguenza per i bambini. (LEGGI ANCHE QUI)

Author: Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *