Il presidente del consiglio comunale giovani di Sabaudia, sceglie di schierarsi con il candidato sindaco Alberto Mosca. Anche Marco Schirru, dunque, in questa nuova tornata elettorale farà parte della coalizione di Mosca, con la lista civica Scegli Sabaudia.
Marco Schirru è giovanissimo, ha 23 anni, lavora già da tre, ma ha già le idee chiarissime sulla sua vita e su quello che vorrebbe fosse il futuro di Sabaudia e dei suoi coetanei.
L’intervista
Perché ha deciso di schierarsi proprio con Alberto Mosca?
“Ho deciso di sostenere il candidato sindaco Alberto Mosca perché lo reputo una persona seria, schietta e competente. Queste sono caratteristiche fondamentali per far ripartire la nostra comunità. Sono tanti i miei coetanei che hanno una visione negativa della politica, io voglio dimostrare loro che non è tutta marcia, ma che è possibile, con impegno e sacrificio, contribuire positivamente al dibattito pubblico”.
Il motivo della decisione della civica Scegli Sabaudia?
“Scegli Sabaudia per me è il contenitore politico ideale. In questa lista civica ho avuto il piacere di conoscere persone preparate dalla grande esperienza. In Scegli Sabaudia sono certo di trovare la migliore opportunità di crescita personale e politica”
Qual è l’obiettivo della candidatura?
“Voglio portare le richieste della mia generazione nelle stanze dove si prendono decisioni, voglio rappresentare i nostri bisogni e contribuire a costruire una città che possa offrirci i giusti spazi. Abbiamo bisogno oggi più che mai di luoghi dove socializzare, dove svolgere attività ludico-sportive, dove sfogare la nostra creatività riqualificando la nostra comunità giovanile, sottovalutata e quasi mai presa in considerazione”.
I giovani molto spesso sono tenuti ai margini delle decisioni politiche, io invece voglio renderli protagonisti del cambiamento”.
Chapeau alla grinta e al coraggio di Marco Schirru. Alle sue idee chiarissime, alla voglia di mettersi in gioco per crescere personalmente e politicamente e soprattutto per dimostrare che Sabaudia può cambiare e le nuove generazioni possono avere un futuro senza dovere necessariamente espatriare.
