Domani l’ultimo saluto ad Alfredo Criscuoli

Sono stati fissati per domani alle 15,30 i funerali di Alfredo Criscuoli, l’imprenditore 63enne di Sabaudia deceduto ieri pomeriggio. Il rito funebre sarà celebrato nella chiesa Santissima Annunziata di Sabaudia.

Chi era Alfredo Crisuoli

Alfredo Criscuoli era un personaggio. Un leader che come tale aveva carisma da vendere. Accattivante, bella presenza, si prefiggeva obiettivi e combatteva per raggiungerli. Lo ha sempre fatto nella sua frenetica vita, ricca di successi.

La malattia

Quando dieci mesi fa si è ammalato aveva giurato a se stesso che avrebbe lottato per riuscire a vincere la sua battaglia. Ce l’ha messa tutta. Mai un momento di sconforto. Voleva farcela. Voleva vincere come aveva sempre fatto nella sua vita lavorativa, ma la bestia ha preso il sopravvento. Quel maledetto male ha vinto. L’ha ucciso in pochi mesi, strappandolo all’affetto della famiglia.

La moglie e i figli gli sono stati accanto. Sempre. Sempre vicino. Gli hanno fatto sentire quotidianamente il loro affetto. Anna, la moglie lo ha accudito notte e giorno senza mai fargli pesare nulla.
Un amore vero il loro. Un amore che durava da quando erano ragazzi. Una vita in simbiosi. Poi la decisione di formare una famiglia con tre figli bellissimi. Il frutto di quell’amore che si erano giurati davanti all’altare.

Lo sconforto di parenti e amici

Alfredo Criscuoli ha lasciato nello sconforto totale i suoi affetti più cari, ma anche gli amici e i tanti conoscenti che lo stimavano e apprezzavano. Nessuno immaginava che se ne andasse così presto, ma nessuno muore se lo si tiene stretto nel cuore. Alfredo veglierà sulla sua famiglia. Sarà al loro fianco e anche se non potranno vederlo, toccarlo, accarezzarlo, potranno alzare gli occhi al cielo e guardare la stella più luminosa che brilla nel firmamento. Quella stella bellissima sarà la luce riflessa del loro papà e marito che non staccerà mai gli occhi dalle loro vite. Riposa in pace, amico dal cuore generoso!

Author: Tiziana Cardarelli

Una passione per il giornalismo diventata una professione. Una professione che sento nell'anima. Rendermi utile mi aiuta a vivere meglio. Cosa mi riempie il cuore di gioia? Il volontariato e vedere sorridere gli occhi dei bambini. Aiutare il prossimo dà un senso di leggerezza e di benessere interiore. Adoro gli animali perché riescono ad amare in modo incondizionato. Nonostante l'esperienza che credo sia la somma delle fregature, mi abbia insegnato che la riconoscenza sia solo il sentimento della vigilia, continuo ad essere sempre disponibile con il prossimo. La mia malattia cronica? Essere una nostalgica romantica.

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