I problemi nel Parco Nazionale del Circeo sono numerosi, con un lungomare a pezzi, i sentieri ridotti male, i servizi per i turisti particolarmente scarsi, la cartellonistica semidistrutta e la sporcizia che aumenta lungo tutto il perimetro della foresta. Problemi che vanno affrontati anche al fine di rendere l’area protetta più attraente per i visitatori. Ma per attrarre i turisti, prima di affrontare con decisione tali criticità, l’Ente Parco ha ora deciso di investire 1.500 euro su un articolo a pagamento da far pubblicare su e-borghi Travel.
L’iniziativa
Il Parco Nazionale del Circeo vuole investire nella valorizzazione della propria immagine e nella promozione del territorio. E per farlo, puntando sulla comunicazione, sembra che all’Ente non sia sufficiente un ufficio stampa. Con una determina del 15 marzo scorso il Parco ha quindi deciso di acquistare un articolo, quelli che in gergo giornalistico si chiamano redazionali, spendendo 1.500 euro, il 10% delle somme previste in bilancio per le attività divulgative e informative.
La scelta
L’ente ha deciso di non puntare sulle rubriche dedicate al turismo nei grandi quotidiani e neppure sulle riviste specializzate storiche, ma su un magazine online. Un articolo sul numero che verrà messo in rete ad aprile della rivista elettronica milanese e-borghi Travel, uno sfogliabile, è stato considerato una “necessità”.
La tempistica
Una proposta particolarmente convincente, considerando che la società che si occupa del magazine, la 3S Comunicazioni di Milano, ha fatto al Parco Nazionale del Circeo un’offerta il 5 marzo scorso e dopo dieci giorni era già stato deciso di pagare i 1.500 euro richiesti per il servizio. La rivista milanese, presentata anche alla Bit di Milano, a cui ha preso parte anche l’Ente Parco del Circeo, secondo lo stesso Ente Parco, “nonostante sia da poco sul web ha già realizzato un elevato numero di utenti da tutto il mondo”. Via dunque all’investimento.



Cosa si dovrebbe scrivere in detto articolo: la verità sullo stato delle cose o delle balle? 1.500 euro di balle sono un inganno non una promozione.