La nuova serra innovativa ed ecologica. Si chiama Sfera ed è il risultato di un ambizioso progetto innovativo che riguarda la nuova frontiera dell’agricoltura. Si tratta di una serra tecnologicamente avanzatissima, nata circa tre anni fa, che nel giro di così breve tempo ha visto crescere in maniera esponenziale investitori e risultati.

Ideata da Luigi Galimberti
Tutto nasce dalla brillante idea di Luigi Galimberti, imprenditore che a seguito della crisi del settore edilizio del 2009, ha dovuto chiudere la propria azienda operante nel settore edile e si è reinventato agricoltore 4.0.
Considerando le enormi problematiche in cui oggi il nostro pianeta versa riguardo l’approvvigionamento idrico e la disponibilità di terreni coltivabili, questa soluzione innovativa di coltivazione, offre un’opportunità importantissima che apre nuovi scenari riguardo alla possibilità di risolvere il problema dei suoli coltivabili, soprattutto nei paesi in cui a causa del clima e della desertificazione scarseggiano.

Struttura ipertecnologica
La struttura della serra si estende per circa 13 ettari su un lotto di terreno di circa 22 ettari totali.
Si trova nel comune di Gavorrano, nella Maremma toscana, in provincia di Grosseto. La serra si presenta come una struttura tecnologicamente all’avanguardia, e per la produzione degli ortaggi sfrutta il principio della tecnica idroponica, ovvero la coltivazione delle piante fuori suolo, senza terra e con l’utilizzo dell’acqua. Infatti è proprio nell’acqua che vengono sciolte sostanze nutritive capaci di far crescere le piante velocemente e in modo sano. Sebbene tale tecnica di coltivazione fosse nota già ai tempi degli Assiri Babilonesi, essa è stata riscoperta e riproposta solamente da qualche decennio, utilizzandola come soluzione del sempre più frequente e diffuso problema della mancanza di aree fertili.

Prodotti eccellenti con un aumento del 15%
Tale tecnica di produzione garantisce mediamente un aumento di circa il 15% della produttività e un risparmio notevole di acqua, con un incremento di circa 5 volte la produzione media al metro quadro. Inoltre la qualità dei prodotti ottenuta tramite questa tipologia di coltivazione è assolutamente eccellente poiché non prevede l’utilizzo di pesticidi o concimi chimici.

L’architettura
Dal punto di vista architettonico la serra è stata pensata come una enorme struttura in metallo, organizzata per poter garantire il corretto uso degli spazi e garantire il corretto ciclo produttivo, in funzione delle colture e dei prodotti che vengono coltivati. Sono state anche pensate e realizzate grosse vasche esterne di accumulo di acqua piovana che viene raccolta e poi utilizzata durante i vari cicli produttivi.
Il progetto ha riguardato anche la realizzazione di impianti altamente tecnologici, necessari a garantire l’efficienza e la qualità dei processi produttivi della serra, rendendola altamente ecologica e sostenibile.

Una soluzione che può cambiare il destino della terra
Sfera rappresenta ad oggi la più grande serra a coltivazione idroponica d’Italia, che nel giro di qualche anno ha visto crescere enormemente la propria capacità di generare prodotti agricoli di qualità e ha creato un numero importante di occupati, circa cento.
Questa tipologia di struttura produttiva oggi, anche in altre parti del mondo sta diventando sempre più diffusa e può rappresentare una efficacissima soluzione al problema della desertificazione che a causa dei cambiamenti climatici, sta colpendo sempre più aree del nostro pianeta, anche in zone dove era impensabile accadesse fino a qualche decennio
fa.

Effetti benefici di Sfera
Quindi il ricorso a strutture produttive come Sfera offre una varietà di effetti benefici e non a caso l’organizzazione mondiale del cibo, la Fao, ha iniziato a pensare a tale tipologia di strutture di produzione agricola come elemento fondamentale per un ampio progetto contro la fame nel mondo.




