Certificato pazzo, questo il nome dell’indagine della Procura di Latina, condotta dal Nas di Latina e Roma a seguito della quale le forze dell’ordine hanno scoperto un giro di certificati medici falsi. False attestazioni per ottenere indennità di invalidità, porto d’armi e addirittura scarcerazioni e arresti domiciliari. Undici le misure di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario. Per nove persone si sono aperte le porte del carcere e due, invece, sono state associate ai domiciliari.

Le accuse
Falso ideologico, truffa ai danni dello Stato, false attestazioni e certificazioni e interruzione di pubblico servizio. Queste le ipotesi di reato contestate agli indagati dopo i minuziosi accertamenti all’interno del centro salute mentale di Fondi.
Da 50 a 100 euro per un certificato falso
Chi voleva rinnovare il porto d’armi, o magari farsi riconoscere una pensione di invalidità, sapeva che poteva recarsi al Csm di Fondi, cercare un medico in particolare e pagando da 50 a 100 euro poteva ottenere qualunque certificazione. A scoprire il giro illegale sono stati i carabinieri del Nas che sono riusciti a piazzare all’interno della struttura numerose telecamere. Le stesse che hanno registrato in sei mesi di indagine ben 150 certificati fasulli.
Indagati anche i beneficiari
Indagati in concorso per corruzione di pubblico ufficiale, anche altre settanta persone, le stesse che avrebbero usufruito dei certificati medici falsi.
Ora gli inquirenti andranno a ritroso per rintracciare i ‘pazienti’ del medico, al fine di revocare tutti i benefici ottenuti ai fini dell’invalidità Inps e porto d’armi.


