Ferragosto e le lunghe code degli anni ’60

Siamo a Ferragosto, il giorno che attendiamo per tutta l’estate, in cui vogliamo divertirci, rilassarci insieme a chi vogliamo bene, quello che sogniamo durante le giornate di pioggia e vento, davanti alla stufa d’inverno, quando il lavoro ci stressa, eccolo è arrivato, accompagnato dal grande caldo, che trova refrigerio solo tra le acque del nostro meraviglioso mare…


Ripensiamo alle lunghe code degli anni ’60, riproposte mille volte dai servizi televisivi, quando gli italiani con le 500, le lambrette, i treni, le biciclette si mettevano in marcia per raggiungere l’agognato pezzetto di bagnasciuga, accompagnati da nonni, zii, mariti, mogli che da due giorni prima erano ai fornelli a preparare parmigiane e ragù da portare al mare.
Sembra una vita fa, sembra ormai storia, invece è solo ancora cronaca, perché in realtà il 15 agosto era festeggiato già dal popolo romano in epoca imperiale Feriae Augusti, ovvero Riposo di Augusto.

La storia

Era il 18 avanti Cristo quando fu istituita per celebrare la fine dei lavori agricoli in onore del dio Conso protettore della terra e della fertilità, per dare la possibilità di un meritato riposo a quanti avevano lavorato nei campi. Venivano per l’occasione organizzate corse di cavalli e gli animali da tiro, fedeli amici dell’uomo, agghindati con ghirlande di fiori.
Inizialmente la festività cadeva il primo agosto, fu spostata al 15 dalla Chiesa per farla ricadere nel giorno dell’Assunzione al cielo di Maria.
Solo durante il ventennio fascista si trasformò nella gita fuori porta che conosciamo, infatti a partire dalla seconda metà degli anni ’20 il regime cominciò ad organizzare, attraverso le associazioni del Dopolavoro delle diverse corporazioni, gite popolari, mettendo a disposizioni corse speciali dei treni, che per l’occasione praticavano tariffe agevolate.

Alla scoperta delle bellezze italiane

Fu la prima volta che anche alle classi meno abbienti fu data la possibilità di raggiungere città d’arte, montagne, mare, di sognare per un giorno una vita diversa. Sono ormai passati cento anni eppure Ferragosto rimane Ferragosto e nel cuore di ognuno di noi rimane il desiderio di fare una pausa e perché no, divertirci. Buon Ferragosto a tutti!

Author: Daniela Carfagna

Nella vita ho fatto veramente tante cose, perché sin da bambina mi hanno insegnato che non è tanto importante il lavoro che si fa, ma come lo si fa. Così il venerdì mi sono laureata in lettere con 110 , a 23 anni, e il lunedì ero sui campi della ditta Terra Flora a raccogliere rape, colorabi e ravanelli, un lavoro durissimo che iniziava alle 5 del mattino e finiva alle 11 di sera. Poi il contatto e il piacere con i ragazzi a scuola, come insegnante di ginnastica e di lettere, infine l’ingresso nel mondo della cultura con il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e con il Comune di Sabaudia. Più di quarant’anni dedicati ai servizi culturali del territorio pontino prima e alla città dalle bianche torri, poi. In realtà un “non lavoro” , una passione ed un amore indiscusso che mi ha regalato molto, moltissimo, in pratica il mio “ quarto figlio” a cui credo di aver dedicato la vita. Oggi ho la fortuna di fare ciò che ho sempre amato, ma che prima non mi era consentito per gli impegni, i figli da crescere ed una famiglia da mandare avanti da sola: scrivere, leggere, viaggiare, ballare, pagaiare sul lago di Paola, con il gruppo Donna Più della Lilt, sezione di Latina, camminare, far fotografie. Adoro l’arte, il cinema e la buona compagnia. Il mio motto “la bellezza e la poesia salveranno il mondo”

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