Autismo, coloriamoci di blu

Il mese di Aprile, e in particolare il giorno 2 Aprile, ricorre la Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Autismo. Anche la Prefettura di Latina è stata colorata di blu dalla Mixintime srl (foto allega)

Ancora oggi, molte persone vedono l’autismo come una malattia, etichetta del tutto sbagliata in quanto un bambino autistico non è malato ma è un bambino che presenta un alterazione comportamentale rispetto ai “normotipici”. Pertanto, facciamo un po’ di chiarezza.

Che cos’è l’Autismo?

L’autismo è una disturbo comportamentale di carattere neurologico causato da un disordine di sviluppo con esordio sin dai primissimi anni di vita (la diagnosi è effettuata dal neuropsichiatra infantile intorno ai 3 anni di vita del bambino). Il disturbo colpisce prevalentemente le aree della comunicazione sociale, interazione sociale reciproca e gioco funzionale e simbolico.

Esiste un protocollo unico per la classificazione dell’autismo?

Non esiste un protocollo unico in base al quale tutti i bambini autistici possano essere classificati. Ogni bambino è diverso dall’altro, ogni bambino presenta delle caratteristiche peculiari che lo differenziano dagli altri. Tuttavia, ci sono segnali che ogni genitore deve conoscere per capire se c’è qualcosa che non va nello sviluppo del proprio figlio. Se sin dai primi anni di vita il bambino tende a voler giocare da solo, a non condividere il proprio gioco con nessun altro, se quando chiamato non si volta, se presenta particolare interesse per un gioco o cosa, se presenta ricorrenti manierismi verbali e/o motori, fasi totali di isolamento/assenza, se non ha o riesce a mantenere un contatto oculare costante, se presenta un ritardo linguistico associato, è importante sottoporre il bambino ad una valutazione da parte di un medico specialistica, il neuropsichiatra infantile, il quale, tramite una ricerca anamnestica e osservazione libera e strutturata, sarà in grado di fornire gli strumenti adeguati per far sì che si inizi un percorso riabilitativo volto al recupero delle capacità disfunzionali del bambino.

Non è una malattia

L’autismo non è una malattia, pertanto dobbiamo essere noi abili nel guidare il bambino nello sviluppo delle loro capacità e aprire loro la strada per una comunicazione universale.

Author: Fabiola Campanella

Sono Fabiola,una logopedista laureata all’ università degli studi di Napoli Federico II. La scelta del mio lavoro prende ispirazione proprio dall'amore che ho sempre nutrito nei confronti dei bambini. Mi piace mettermi alla pari con loro per cercare di soddisfare tutte le loro necessità.

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